Anche quest’anno Players è web partner del Far East Film Festival. L’ormai storica selezione e competizione di cinema orientale ospitata a Udine prenderà il via tra pochissimi giorni, sia dal vivo che online. Nel post qui sotto troverete tutte le informazioni per godervi al meglio l’evento, aggiornate giorno per giorno. Buona visione!


C COME CRIME

Da Deliver Us from Evil a Gatao, passando per Nameless Gangster: Rules of the Timepioggia di proiettili sullo schermo del FEFF 23!

Ma la sesta giornata del Festival declina anche il tema dell’amore con Just 1 DayHold Me Back e Keep Rolling, meraviglioso ritratto di Ann Hui.  

UDINE – Al cinema, si sa, l’ultimo lavoro per un killer è come l’ultimo giorno prima della pensione per un poliziotto: porta decisamente male! Ne sa qualcosa il sicario professionista In-nam, pronto a ritirarsi dalle scene, che si trova ad affrontare il rapimento della figlia e il sicario rivale Ray: uno psicopatico sanguinario cui In-nam ha ucciso il fratello… Azione, vendetta, ancora azione: ecco Deliver Us from Evil del coreano Hong Won Chan, uno dei titoli più attesi del FEFF 23! Ma la C di crime non si esaurisce qui: la pioggia di proiettili della sesta giornata continua con l’imperdibile Gatao: The Last Stray di Ray Jiang, sorprendente action made in Taiwan che alterna violenza e romanticismo. Cosa succede se il capo di una gang, durante una guerra territoriale per la conquista delle piazze di spaccio, s’innamora di una fotografa conosciuta a un matrimonio?

Tocca, poi, al sempreverde Nameless Gangster: Rules of the Time il compito di riportarci in Corea. Più esattamente, nella vecchia Busan. Ascese, cadute, tradimenti: potrebbero essere i Bravi ragazzi di Scorsese, invece sono i mafiosi coreani del grandissimo Yoon Jong-bin! Un thriller spietatissimo che racconta i good fellas per raccontare il sistema dentro cui si muovono: un sistema corrotto, marcio, dove la sete di potere sembra avvelenare tutti (i poliziotti, i magistrati, i politici, fino alle più alte cariche del governo). Chi sono i veri cattivi?

Ovviamente, come sempre, il Far East Film Festival non si accontenta di esplorare un unico genere: se il crime, in forma esistenziale, ritorna nel dramma cinese Back to the Wharf di Li Xiaofeng, il programma quotidiano declina anche il tema dell’amore. L’amore difficile, come nell’intenso melò Just 1 day della regista hongkonghese Erica Li. L’amore scanzonato, come nell’irresistibile commedia Hold Me Back del regista giapponese Okhu Akiko. L’amore per il cinema, come nel meraviglioso documentario Keep Rolling del regista hongkonghese Man Lin-chung: il ritratto della “collega” Ann Hui, Leone d’Oro alla carriera nel 2020, straordinaria protagonista degli ultimi quarant’anni di vita artistica di Hong Kong. 


FEMMINILE PLURALE

Da Ito a Office Lady, passando per Assassins e Money Has Four Legs (la produttrice è stata arrestata dal regime militare del Myanmar), il Far East Film Festival mette le donne al centro della quarta giornata.

Al via anche la sezione dedicata ai restauri e il focus dedicato al grande regista coreano Yoo Jong-bin. 

UDINE – Mai come adesso, adesso che il Myanmar ha il cuore spezzato, il Far East Film Festival desidera celebrare il cinema birmano! Money Has Four Legs non è solo un film: è un film prodotto e co-sceneggiato da Ma Aeint, la stessa Ma Aeint che qualche anno fa, a Udine, ha preso parte alle sessioni di Ties That Bind e di Focus Asia. La stessa Ma Aeint che, lo scorso 5 giugno, è stata arrestata a Yangon senza una spiegazione. Di lei, al momento, si è persa ogni traccia e il regista Maung Sun (attualmente in fuga) ha spedito al Festival un prezioso videomessaggio che vedremo durante le dirette streaming del mattino. Money Has Four Legs, un film così pieno di sorrisi e di ironia, simboleggia per il FEFF 23 tutto ciò che il regime militare vuole soffocare e distruggere: la libertà individuale, collettiva, artistica.

Se Ma Aeint è, appunto, un esempio di forza e di creatività femminile, e ovviamente lo era anche prima del carcere, la quarta giornata del Far East Film declina quella stessa forza e quella stessa creatività attraverso i generi. Ecco, infatti, due dei titoli più attesi dell’intera selezione: Ito della regista Yokohama Satoko (anteprima europa) e Office Royale di Seki Kazuaki (anteprima internazionale). Entrambi giapponesi, e diversissimi tra loro, mettono al centro della narrazione la parola “donna”. Il primo, raccontando con delicatezza la storia di un’adolescente ribelle in cerca di un’identità e di un posto nel mondo, il secondo, raccontando con i colori sgargianti dell’ultra pop la guerra tra le insospettabili Office Lady di un’azienda di Tokyo. Una guerra vera, tutt’altro che metaforica, in cui le impiegate si contendono il territorio a furia di risse (botte da orbi, pugni a volontà, calci volanti)!

E il femminile plurale di domenica 27 giugno non si ferma qui: le donne, infatti, sono anche le protagoniste (loro malgrado) del documentario americano Assassins, firmato da Ryan White. Due donne che, credendo di partecipare a una candid camera, uccidono nell’aeroporto internazionale della Malaysia il fratellastro del dittatore Kim Jong-un. Ricordate l’episodio, rimbalzato nel 2017 in tutti gli angoli del pianeta? Una storia talmente vera da sembrare inventata!

Tra gli highlights da sottolineare con l’evidenziatore, vanno infine citati i due grandi cult della sezione-restauri (Execution in Autumn di Lee Hsing e Suddenly in the Dark Night di Go Yeong-nam), il super wuxia Kundo: The Age of the Rampant, con cui si apre il focus dedicato al mitico regista coreano Yoo Jong-bin, e One Second Champion (anteprima europea) dell’hongkonghese Chiu Sin-hang, dove la boxe incontra il fantasy.


IL FAR EAST FILM FESTIVAL 23 INFILA I GUANTONI E SALE SUL RING: È TEMPO DI BOXE!

3 i titoli di oggi dedicati al pugilato, tra cui  il monumentale Underdog part 1 e part 2 di Take Masaharu e lo struggente Blu di Yoshida Keisuke.

Il programma spazierà dal film-rivelazione The Voice of Silence al ferocissimo thriller Limbo, passando per il kolossal bellico The Eight Hundred!

UDINE – È sicuramente la boxe il tema portante della seconda giornata del FEFF 23, con ben quattro titoli davvero imperdibili, ma il Festival udinese (come sempre!) ama spaziare tra i generi. Gli spettatori potranno infatti muoversi lungo una linea, particolarmente ricca e diversificata, che va dalla  black comedy coreana Voice of Silence della regista Hong Eui-jeong, uno dei film-rivelazione di quest’anno (Darcy Paquet ne parlerà, in diretta streaming alle 10.30!), all’esplosivo action hongkonghese Shock Wave 2 di Herman Yau, passando per l’attesissimo e ferocissimo thriller Limbo di Soi Cheang (anche questo made in Hong Kong) e per la commedia romantica Madalena, cioè la primissima volta che un titolo di Macao fa il suo ingresso nella line-up.

Non bisogna poi dimenticare l’irresistibile commedia thai The Con-heartist di Mez Tharatorn, il durissimo “romanzo di formazione” filippino Son of the Macho Dancer di Joel Lamangan e, ovviamente, lo spettacolare war movie cinese The Eight Hundred, che la Notorious Pictures distribuirà in Italia come 800 eroi. La storia di 800 soldati che, nel 1937, si oppongono all’assedio dell’esercito giapponese fino all’ultimo respiro. Come i 300 spartani di Leonida.

Boxe, dicevamo. Il Far East Film infila i guantoni, sale sul ring e ci regala un poker d’assi: la risposta giapponese a Toro scatenato, cioè il monumentale Underdog di Take Masaharu (una saga divisa in due parti), l’intensissimo Blue di Yoshida Keisuke, ancora dal Giappone, e l’emozionante documentario biografico Sioux di Riccardo Rabacchi, presentato in prima mondiale, che racconta Emanuele Blandamura (campione internazionale WBC Silver e campione europeo dei pesi medi). Sia Blandamura che Rabacchi saranno presenti a Udine (città natale di Blandamura): sia per “accompagnare” la proiezione delle 16.30, sia per animare la diretta streaming delle 11.30.   

Il sogno di potersi battere per una vittoria, rappresenta l’anima narrativa di Sioux e anche di Blue e Underdog, part 1 e part 2. La dimensione epica e, al tempo stesso, totalmente umana dentro cui abitano tutte le grandi storie. Non solo quelle sportive. 


FAR EAST FILM FESTIVAL 23:
IL VIAGGIO IN ORIENTE SI APRE 
SOTTO IL SEGNO DI ZHANG YIMOU!

Sarà la spy story Cliff Walkers a segnare, giovedì 24 giugno, l’Opening Night del FEFF 23.

Fino al 2 luglio, a Udine e anche online,
64 titoli da 11 paesi dell’Asia e più di 50 eventi nel cuore della città.

UDINE – Zhang Yimou ha sempre sognato di firmare una grande spy story. E i sogni, per nostra fortuna, ogni tanto si avverano… Giovedì 24 giugno, dunque, sarà l’avvicente ed elegantissimo Cliff Walkers a segnare l’Opening Night del Far East Film Festival 23: agenti segreti, complotti e qualche sfumatura melò per una missione all’ultimo respiro nella Cina degli anni ’30! Una preziosa International Festival Premiere che alle 21.45 terrà ufficialmente a battesimo la nuovissima Arena all’aperto allestita, per il FEFF, sul prato del Visionario: 400 posti e uno schermo gigante di 12 metri per 5.

Giovedì 24 giugno, ricordiamo, gli spettatori potranno anche godersi i due titoli della pre-Opening: il kolossal bellico cinese The Eight Hundred (ore 15.00), che dal 25 giugno sarà poi circuitato nelle sale italiane dalla Notorious Pictures con il titolo 800 eroi, e l’irresistibile commedia thailandese The Con-Heartist (ore 18.00). 

Il claim ufficiale di questa ventitreesima edizione è “Moving forward”. Andando avanti. Due parole molto semplici che riassumono perfettamente il senso dell’intera line-up: 64 film nati durante un periodo di buio e ora pronti ad affrontare la luce. Una potente ondata artistica (8 anteprime mondiali10 internazionali22 europee, 20 italiane) e geografica (GiapponeHong KongCinaCorea del SudFilippineMalaysiaTaiwanThailandiaIndonesia e, new entry, Macao e Myanmar) che racconta, attraverso i generi, il cinema popolare dell’Estremo Oriente. Un cinema che non si arrende mai!

Se il FEFF 23 porta con sé il grande ritorno alla dimensione “fisica”, non solo per quanto riguarda le proiezioni ma anche per quanto riguarda i Far East Film Events (più di 50 appuntamenti trasformeranno il centro della città in una coloratissima Asian zone!), l’esperienza digitale del 2020 troverà specchio nell’esperienza digitale del 2021: il Festival, infatti, vivrà anche online, sulla piattaforma gestita con il supporto tecnico di MYmovies, e sempre giovedì 24 giugno lo starting gun sarà un action thriller esplosivo (letteralmente esplosivo!). Stiamo parlando di Shock Wave 2, interpretato dal super divo Andy Lau e firmato da Herman Yau.

Assieme al Far East Film Festival, supportato dai main sponsor Amga Energia & Servizi (brand commerciale del Gruppo Hera) e CrediFriuli, ritroveremo ovviamente il FEFF Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti orientali e occidentali capitanata da Mathew Scott (anche quest’anno si svolgerà online). Dal 30 giugno al 2 luglio, poi, ritroveremo Ties That Bind, il workshop di coproduzione Asia-Europa, e Focus Asia, l’area Industry del Festival, con la sezione Far East in progress (la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione), la nuova sezione Second Hand Market, il Project Market e un fitto calendario di webinar.

Tra primissime visioni, live streaming con ospiti (ogni mattina, dalle 10.30, è programmata una diretta sulla pagina Facebook del FEFF) e sezioni speciali, il Far East Film Festival 23 è pronto a cominciare il suo viaggio in Oriente. Un viaggio che il graphic designer Roberto Rosolin ha stilizzato nell’immagine ufficiale di quest’anno: una ragazza che guida una vecchia Volvo, lasciandosi tutto dietro le spalle e andando avanti. Moving forward. Dal buio all’alba.


FAR EAST FILM FESTIVAL 23: MOVING FORWARD!

63 titoli da 11 paesi& regioni: la testimonianza di un cinema che si è rialzato e ha guardato avanti.

Il FEFF 23 è atteso a Udine e onlineda giovedì 24 giugno a venerdì 2 luglio.

Subire un throwdown significa essere buttati giù. Un’azione, ma più ancora uno stato d’animo, che ha nutrito uno dei capolavori di Johnnie To e che riassume perfettamente le dinamiche dell’ultimo anno e mezzo. Non serve ricordare perché. Quello che serve, quello che serve davvero, è ricordare con forza il “dopo”.

Ecco la visione che ha innescato il Far East Film Festival 23: documentare il “dopo” appunto. Testimoniare un mondo, quello del cinema orientale, che ha rifiutato l’idea di rassegnarsi all’immobilità e ha cercato di rialzarsi.

Moving forward

Moving forward, in italiano, significa andando avanti. Due parole molto semplici che contengono una grande complessità: l’intera line-up del Feff 23, sotto i riflettori internazionali dal 24 giugno al 2 luglio, cioè 63 titoli nati durante un periodo di buio e ora pronti ad affrontare le luci dell’alba. Una potente ondata artistica (6 anteprime mondiali, 11 internazionali, 22 europee, 21 italiane) e geografica (Giappone, Hong Kong, Cina, Corea del Sud, Filippine, Malaysia, Taiwan, Thailandia, Indonesia e, new entry, Macao e Myanmar) che trova specchio non solo nel moving forward del claim ufficiale, ma proprio nella struttura del Festival.

Assieme al Far East Film Festival, supportato dai main sponsor Amga Energia & Servizi brand commerciale del Gruppo Hera e CrediFriuli, ritroveremo ovviamente il Feff Campus, la scuola di giornalismo per giovani talenti orientali e occidentali capitanata da Mathew Scott (anche quest’anno si svolgerà online). Dal 30 giugno al 2 luglio, poi, ritroveremo Ties That Bind, il workshop di
coproduzione Asia-Europa, e Focus Asia, l’area Industry del Festival, con la sezione Far East in progress (la prima e unica piattaforma europea dedicata ai film asiatici in post-produzione), la nuova sezione Second Hand Market, il Project Market e un fitto calendario di webinar.

5 schermi e l’arena all’aperto per 400 spettatori

Un Feff che moltiplica invece di sottrarre, quindi, a cominciare dalle location. Non più una sala unica, perché le attuali normative ne avrebbero limitato in modo drastico la funzionalità e la fluidità, ma un sistema di 5 schermi: 3 del Visionario, 2 del Cinema Centrale e quello dell’Arena all’aperto (allestita, per 400 spettatori, sul prato del Visionario). Il Feff 23 garantirà numerose proiezioni quotidiane (dal mattino alla sera) oltre la massima sicurezza.

Rai 4 e Feff on Tour

La moltiplicazione, però, non si ferma qui. Il sodalizio con Rai 4 continuerà infatti a promuovere il “made in Asia” in tivù, grazie al rodatissimo ciclo Missione: Estremo Oriente, mentre il Festival diventerà per la prima volta un “evento diffuso”, realizzato assieme alla Tucker Film e sincronizzato con i 9 giorni di programmazione: Feff on Tour. Un’esperienza di viaggio, un’avventura,
che porterà in oltre 20 sale italiane quattro gioielli asiatici.

Opening 2021

L’Opening del Feff on site sarà la International Festival Premiere del nuovissimo film di Zhang Yimou: Cliff Walkers. Un film epico in costume, girato come un thriller, che riesce ad evitare le trappole della propaganda politica e a conquistare il pubblico grazie a un ritmo serratissimo e a una tensione incalzante. La spy story sul tema degli eroi della Rivoluzione è sempre stato un sogno del leggendario regista di Lanterne rosse. Un sogno che adesso, finalmente, si è avverato.

Provare a vincere

Il throwdown sembra essere il filo rosso che connette larghissima parte dei film in programma (46 titoli in concorso, ricordiamo, 6 documentari, 2 classici restaurati, 2 focus). Il combustibile che li alimenta. Non tanto l’idea di vincere, che appartiene all’epica e alla retorica, quanto l’idea di provare a vincere, che appartiene invece alla cronaca (individuale e collettiva) di ogni giorno.

Provare a vincere nello sport, come vedremo nei quattro titoli dedicati alla boxe (Blue, One Second Champion, Underdog: Part One e Part Two). Provare a vincere sulla disabilità, come vedremo in Zero to Hero (World Premiere): un biopic incentrato sulla figura di un atleta, So Wa Wai, che ha conquistato la prima medaglia d’oro paraolimpica (e poi altre cinque, sempre d’oro) per Hong Kong. Provare a vincere sul terreno dei sentimenti, come vedremo in Madalena (World Premiere e primo film macanese della storia del Feff): due anime solitarie, due immigrati, che s’incontrano a Macao sperando di sopravvivere a un passato vendicativo e torbido. Provare a vincere contro i pregiudizi, come vedremo nel bellissimo melò giapponese Midnight Swan: la storia di una trans che decide di ritardare la data del suo intervento per occuparsi della cugina sconosciuta, adolescente disturbata e autolesionista, dando vita a un delicato quanto inaspettato ma indistruttibile legame umano. Provare a vincere sul fronte di guerra, come vedremo nello spettacolare blockbuster cinese The Eight Hundred/800 Eroi (la Notorious Pictures lo distribuirà nei cinema italiani contemporaneamente all’anteprima europea del Feff): 800 soldati che, come i 300 spartani di Leonida, si opporranno all’assedio dell’esercito giapponese fino all’ultimo respiro.

Sezione speciale Hong Kong New Talents

Otto titoli che rilanciano l’industria creativa di Hong Kong puntando su 8 giovani talenti alle prese con l’opera prima o seconda: una vera e propria new wave! Sì, perché il cinema di HK esiste ancora ed esisterà per sempre. La scelta vincente è stata quella di puntare sulla propria cultura, la propria lingua e soprattutto le proprie storie. Se i frenetici action crime o i pirotecnici film di arti marziali sono per lo più scomparsi, o edulcorati nell’anima per andare incontro alle “richieste” del pubblico della Cina continentale, nelle sale della città arrivano ora nuovi drammi, nuove commedie e nuovi noir altrettanto maledetti e consumati sulle stesse strade sporche e vivacissime della metropoli. Creati con budget contenuti, sono film carichi di idee attuali, moderne, inedite e personali. Un esempio brillante è Hand Roll Cigarette, dramma poliziesco che incarna (appunto) l’anima del nuovo ed è pronto a brillare anche a livello internazionale. Questa sezione speciale sarà presentata in partnership con l’Hong Kong International Film Festival Society e in collaborazione con Hong Kong Trade Economic Trade Office di Brussels e di CreateHK.

Eddie Garcia: la vita come un’epopea cinematografica

Con 659 film all’attivo come attore e 37 come regista, Eddie Garcia è stato probabilmente l’artista più produttivo di tutta l’Asia ma, come la maggior parte dei giganti della sua generazione, non se n’è mai vantato. Il Feff 23 gli dedicherà un omaggio intimo e affettuoso presentando 4 lungometraggi e, come ciliegina sulla torta, Shadows (Anino) di Raymond Red, premiato a Cannes con la Palma d’Oro per il miglior cortometraggio nel 2000, e il restauro del primo film di uno dei grandi autori del cinema filippino degli anni Settanta, Ishamel Bernal, autore di autentici capolavori come il suo folgorante esordio At the Top, del 1971, ritratto feroce e appassionato di una spogliarellista che tenta la scalata nel mondo effimero del cinema.

F come FEFF, F come fumetto

Ritorna il fumetto in collaborazione con Canicola: dopo la realizzazione di esposizioni dedicate ad autori giapponesi, cinesi e coreani, tra i quali Yan Cong, Yuichi Yokoyama, Ancco, Zuo Ma, Yoshiharu Tsuge, il FEFF inaugura un nuovo ciclo di iniziative con due incontri sull’immaginario giapponese attraverso le parole di Dario Moccia l’apprezzato streamer e autore di Big in Japan, il Konami code delle guide di viaggio in Giappone, e di Igort, il primo occidentale invitato in Giappone a scrivere e disegnare i propri manga, che sarà ospite al festival Vicino/Lontano. Gli incontri saranno moderati da Vincenzo Filosa, cultore e traduttore di manga, autore di Viaggio a Tokyo, che durante le giornate del Festival realizzerà un diario a fumetti sull’atmosfera festivaliera e su alcune sue visioni di film. Quest’anno il bookshop ospiterà, inoltre, una ricca e accurata selezione di graphic novel orientali e gli incontri saranno occasione per annunciare l’omaggio del prossimo anno al maestro Shigeru Mizuki nel centenario della nascita.

Web Snake

Oggi, 9 giugno 2021, prenderà il via la campagna accrediti per l’edizione digitale del Feff 23. Il nuovo accredito Web Snake sarà valido per l’intera durata del Festival online e, ovviamente, solo per le proiezioni in streaming. Dei 63 film della line-up, 32 saranno disponibili online per il territorio italiano, 23 saranno disponibili worldwide, 6 in Europa e 3 solo offline.
Maggiori info su www.fareastfilm.com

 
 


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Claudio Magistrelli

Pessimista di stampo leopardiano, si fa pervadere da incauto ottimismo al momento di acquistare libri, film e videogiochi che non avrà il tempo di leggere, vedere e giocare. Quando l'ottimismo si rivela ben riposto ne scrive su Players.

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